lunedì 21 maggio 2012

Le Porte di Pietra 12-05-2012


"Una passeggiatina di 70 km."

...il traguardo non è lontano, è solo una questione mentale. 

(di Sandra Gualtieri sms in corsa)


Ore 1.00 Sabato 12-05-2012 Cantalupo Ligure

Disteso sul letto, guardo il soffitto, la stanchezza è tale da non far dormire, brutta sensazione...sono Finisher alle Porte di Pietra, un edizione caratterizzata dal gran caldo, che ha fatto svariate vittime, sto realizzando di essere stato in giro per boschi per quasi 15 ore, ho mosso i passi per ben 70 km, nei quali ho bevuto 12 litri di acqua, partendo sotto un sole cuocente e ritornando con il buio e il fresco della notte...una bellissimo viaggio in Val Borbera.
Ricordo, anni fa quando lessi per caso di questa gara, di un certo Marco Olmo, trionfatore, ed ora eccomi qua,   sotto certi aspetti, trionfatore anch'io.

Ore 16.00 Venerdi 11-05-2012 in viaggio

Direzione A7, il compione di sempre, si sbaglia strada, una cinquantina di km, in più, che una battuta e una risata, fanno scorrere velocemente...si esce dall'autostrada e poco dopo, la valle si presenta in tutto il suo splendore, tanto tanto verde a prima vista.



L'organizzazione è perfetta, prontissima e efficiente, si capisce subito che è molto collaudata!
Si scambia qualche parola, con gli amici, ci si confida speranze e timori per il giorno avvenire, siamo tutti d'accordo su una cosa, sarà molto dura, data la lunghezza, l'autosufficienza alimentare, il caldo, sarà davvero tosta!
Io come sempre non ho aspettative, su niente, so di per se, che all'inizio sarà dura, perchè mi mancherà la voglia, poi con l'andare del tempo e dei km, questa cosa si risolve, un paio di foto, due risate e si va avanti...partire piano, ma questo non è assolutamente un problema per me!

In albergo prepariamo lo zaino, il mio come sempre è il più peso, voglio stare tranquillo in gara e ci metto di tutto, non il superflo, ma quelle cose che mi potrebbero servire.
Cercare di dormire, sarebbe già buono, ma se hai in stanza, una persona come Massimiliano, diventa impossibile, l'agitazione è sovrana, cambia zaino in continuazione, lo fa e disfa svariate volte.
La tensione c'è e si sente, siamo alla prima ultra della stagione e questa segna un pò il passaggio per quello che deve venire dopo, finalmente vedremo se nei mesi passati ci siamo allenati bene...


Ore 08.00 Sabato 12-05-2012 Partenza 



Che la battaglia inizi!!!
Qualche km, nel paese, per defluire il gruppo e poi si inizia a salire. 
Si attraversa il ponte, il simbolo della gara, che si vede in tutte le foto e poi si sale, in un filo di cresta, dove si domina tutta la valle e si riesce a vedere l'intero giro del nostro percorso. 
Il sole picchia e fa molto caldo, ma i profumi e i colori sono impagabili, un vero spettacolo della natura 

















La prima parte scorre via lenta, ma non annoia, si passa il primo controllo dopo 11 km a Roccaforte e si inizia la parte nel bosco.
Qui fa tanto caldo, l'idratazione va gestita al meglio e bisogna anche alimentarsi, il giusto.
Al ristoro del 20°, tanti atleti sono seduti a riposarsi, qualcuno ha già consegnato il pettorale per il ritiro.
Noi facciamo il pieno dell'acqua e ripartiamo, adesso per 20 km più niente, sarà dura.
Infatti, inizio ad accusare dei problemi di stomaco, non riesco a bere a sufficienza, per via del glucosio, con il quale mi sono gestito fino adesso, ora non ce la faccio più a sopportarlo e non riesco a bere nemmeno l'acqua.
Il passo adesso è molto lento, sono in un bagno di sudore, il respiro è affannoso, ho staccato gli altri, sto procedendo solo immerso nei miei pensieri.
Sorso di coca e non vedo il bivio, mi butto in discesa per 400 m, ma grazie ad un passante, mi fa notare che sto sbagliando strada, ritorno sui miei passi.
Momento di crisi.
Brutto presagio





Riparto per la salita, sul percorso giusto, la testa è altrove, non sto bevendo da tanto, non ricordo l'ultima volta, non ho nemmeno mangiato e questo non va per niente bene, mi sono scordato persino di Piero e Ema, che prima erano con me, Brio va bè chissà dove sarà, più avanti sicuramente!!!
Quasi alla fine della salita,  arriva come un fulmine un principio di crampi su entrambi le gambe, non ci volevano, purtroppo dovrò fronteggiare anche quelli per il resto della giornata.
Intanto seduti sulla croce, vedo i compagni, ad aspettarmi, GRANDI adesso mi ci volevano proprio, gli spiego la situazione e quello che mi era successo poco prima.
Mi fanno bere dell'acqua pulita e Ema, mi fa prendere del magnesio che ha con se.
Riparto, confortato, adesso l'obbiettivo è arrivare al 40° devo bere assolutamente e poi valuterò il da farsi..
Mi trascino fino al punto di controllo, la scena che ci appare è la seguente, decine di persone distese sul prato e cercare un pò d'ombra, intenta a recuperare forze per la parte finale.
Io butto via la vecchia acqua col glucosio e ne prendo di pulita, intanto ne scolo quasi 2 litri da una bottiglia, mangio un panino e del grana, adesso mi sento molto meglio...
Si riparte ma per poco, si vede un bar, fermata d'obbligo, gambe sotto il tavolo, coca, chinotto pane e pancetta e caffè...

La prossima salita ce la divoriamo, Piero ci semina, sta bene e si vede, ha bisogno di correre e lo lasciamo andare. Io e Ema, invece ce la godiamo di più, adesso abbiamo lasciato il bosco, siamo su dei pratoni, salite infinite, ma che a me piacciono tantissimo, testa bassa a guardare i piedi e si sale, costante, senza mai mollare, senza mai alzare lo sguardo per vedere se è finita! 
Una rete di confine sulla destra a farci compagnia, interminabile questa parte.









 All'orizzonte, il traguardo, che è ancora lontanissimo, intanto il sole adesso è più fresco e il vento ci solleva...






Non importa quando arriveremo e quanto ci stiamo mettendo, l'importante è essere li, certi di far parte di una bellissima avventura.






E' notte e siamo nell'ultima discesa, le luci delle frontali, si mischiano ai rumori del bosco, è inutile correre, è bene vivere al massimo anche questo momento, prendendo tutto il tempo necessario.

Ore 22.40 Arrivo 

Si rivedono le luci del paese e l'arco dell'arrivo, adesso si corre all'impazzata con il sorriso, anche questa è fatta, è stata dura, ma è stata una bella lezione!
Bravi TUTTI!



mercoledì 9 maggio 2012

Karhu Flow modello 2012

Ieri mi sono arrivate le nuove scarpe di casa Karhu i modelli Flow e Racer della collezione primavera estate 2012, quindi oggi ho colto l'occasione per fare i primi test sul modello Flow.

Esteticamente la scarpa sostanzialmente è molto simile al modello precedente le differenze sono:
1) nella colorazione passando da un rosso arancio ad un grigio e giallo fluorescente
2) strutturalmente due sono le principali modifiche che balzano all'occhio, la prima è l'assenza dei due cuscinetti posti sulla tomaia nelo modello 2012, l'altra è la differente struttura del logo della scarpa, infatti nel modello 2011 il logo era competamente in silicone per dare maggior stabilità durante la fase di torsione della scarpa, nel modello 2012 invece la parte in silicone sono solo due piccole linee che costituiscono i bordi del logo.

La calzata: la prima impressione è di incredulità visto che ritenevo quasi impossibile migliorare la calzata del modello 2011, ma devo riconoscere che i tecnici Karhu si sono superati visto che effettivamente sono riusciti a dare una sensazione di stabilità assoluta già nella semplice fase di calzata.

La Prova: 6 km su asfalto con variazioni di ritmo di un km con quattrocento metri di recupero blando...
La prima sensazione che trasmette la scarpa è quella di un maggior ammortizzamento rispetto al modello precedente, ma nonostante questa importante sensazione il sistema Fulcrum mantiene le sue peculiarità di spinta facendo si che la resa sia sempre ottimale. i migliori riscontri cronometrici sono stati 3'53 - 4'07 - 4'07 al km.

Giudizio finale: la scarpa merita un 9/10 di giudizio complessivo, vista la sua maggiore sensazione di ammortizzamento si rivela un modello ideale anche per quei corridori abituati a modelli di scarpa più protettiva...