martedì 26 giugno 2012

Salomon Zugspitz Supertrail

Il Team Kutt valica i confini italici e affronta le montagne Austro/Tedesche… in vista della CCC.
Quando a Dicembre abbiamo stilato il calendario delle gare a cui prendere parte, abbiamo deciso di mettere in ponte anche una gara all’estero la cosa fondamentale era che due fossero le caratteristiche da rispettare, almeno 60/70 km di lunghezza con un buon dislivello ma che soprattutto ci portasse a toccare la quota dei 2000 m di altezza. La scelta è caduta sulla SALOMON ZUGSPITZ SUPERTRAIL gara di 68,8km 3120m D+ e con due passaggi oltre i 2000 m di altezza.

Così, con motivazioni differenti venerdì 22 giugno siamo partiti alla volta della Germania Federico Corbinelli, Massimiliano Pagni, Emanuele Diamanti ed il sottoscritto Alberto Lazzerini purtroppo per motivi familiari non è potuto venire il nostro mentore e promotore del team Piero Sisti, a lui e alla sua famiglia vanno i nostri più sinceri auguri e incoraggiamenti per superare questo difficile momento.
Arriviamo a Grainau alle 20.30 subito affondiamo i denti nel pasta party e ci godiamo il clima di festa, infatti per i cittadini di Grainau anche se si tratta della seconda edizione si tratta di una vera festa paesana 800 sono gli iscritti giunti da tutto il mondo la maggioranza chiaramente è composta da tedeschi e austriaci ma devo dire che essere uno dei 10 Italiani presenti al via mi inorgoglisce. Subito dopo cena andiamo in albergo prepariamo gli zaini per la gara ci godiamo il mega pacco gara che è stato predisposto dagli organizzatori e via a bere una birra prima di andare a nanna.


Alle 9 dopo 40’ di autobus visto che la partenza avverrà in territorio austriaco, con precisione svizzera prende il via la gara i primi km scorrono in scioltezza il ritmo è blando Massimiliano prende il suo ritmo e saluta la compagnia alla fine nonostante uno sbaglio di percorso che l’ha costretto a tornare sui suoi passi chiuderà la gara tra i primi 30 in meno di dieci ore, Io Fede e Emanuele invece procediamo per i primi km affiancati l’idea è quella di fare tutti e 68 i km della gara insieme, ma come detto sia le motivazioni che la condizione atletica di tutti noi è differente così come attacchiamo la prima lunghissima salita che ci porterà a toccare i 2090 M di altezza Emanuele allunga il ritmo e si allontana da noi, Fede nonostante l’ottima condizione atletica e la possibilità di sostenere un ritmo molto più veloce decide di aspettarmi e di farmi da spalla. Il paesaggio via via che saliamo è spettacolare, le montagne sono magnifiche le mucche al pascolo ci guardano, mentre noi sudiamo e sbuffiamo per arrivare al traguardo.

Dopo la prima lunghissima salita siamo solo ad 11 km dalla partenza, inizia una bellissima discesa che tra fango e neve si rivela una vera insidia infatti il terreno è scivoloso e le cadute quasi tutte senza conseguenza si susseguono tra tutti i partecipanti. Al secondo ristoro raggiungiamo Emanuele che in preda ai crampi è indeciso se fermarsi o continuare anche per lui è il momento di affrontare l’eterno dilemma fermarsi e recuperare o stringere i denti e soffrire ancora per 44km, ma siccome Emanuele non è una persona che si arrende alle difficoltà stringe i denti e riparte con me e Fede. Tanto belli sono stati dal punto di vista paesaggistico i primi 20 km quanto noiosi ed interminabili sono stati i 34km centrali tutti corsi su pista ciclabile con diversi saliscendi ma con l’unica difficoltà vera quella di dover correre sempre, cosa piuttosto rara in una gara di Trail, così grazie al tipo di percorso nonostante la mia scarsa condizione atletica copriamo velocemente la prima metà di gara in poco più di 5 ore, ma come tutti noi sappiamo una gara così lunga chiede sempre il suo dazio così facendo le gambe si induriscono la testa non ha voglia di continuare e se non fosse un po’ per la mia testardaggine un po’ per la presenza costante dei miei compagni mi sarei già ritirato, la crisi peggiore la devo affrontare a metà della seconda interminabile salita Federico allunga Emanuele superati i crampi riprende un buon passo io invece arranco un passo dopo l’altro, inciampo mi sbuccio cado ma non mi arrendo, manca poco e voglio il traguardo più volte ho detto ai miei compagni andate prendete il vostro ritmo, ma da questo orecchio non hanno voluto sentire, così nonostante una attesa di almeno 20 minuti li raggiungo a 1600 m di quota al penultimo ristoro.

Da lì in poi procederemo insieme fino al traguardo dopo aver toccato i 2100 metri di quota e dopo aver corso con le frontali gli ultimi interminabili 5 km di discesa estremamente tecnica e scivolosa.

Ma il momento indelebile di tutta la gara, il momento che mi porterò sempre nel cuore sono gli ultimi due km infatti come entriamo in paese due ali di folla ci accolgono bambini entusiasti ci danno il cinque con le loro piccole mani, tutti urlano e ci incitano come se fossimo noi i vincitori, e così nonostante i crampi la stanchezza troviamo la forza di correre, sorridere ma soprattutto dire grazie a tutta quella folla che ci acclama tagliamo il traguardo tenendoci per mano con Massimiliano che ci viene incontro e ci abbraccia, siamo stanchi ma felici ancora una volta il KUTT si è fatto onore e tutti siamo arrivati al traguardo….

Alberto "Bussino" Lazzerini