Dopo un po’ di tempo torno a scrivere sul nostro Blog, mi
scuso con tutti ma la paternità si avvicina e gli impegni si moltiplicano…
Dopo aver corso a Venezia, negli ultimi giorni ho continuato
gli allenamenti senza però forzare la mano 62km su asfalto sono sempre 62km e
quindi bisogna dare il tempo al nostro motore di recuperare. Il prossimo
impegno del team sarà l’Elba Trail tra poco più di un mese, quindi c’è tutto il
tempo per rifinire la preparazione, con l’Elba Trail ho un piccolo conto aperto
visto il ritiro dell’anno scorso per infortunio e la con la stagione
definitivamente compromessa. Come stavo dicendo ora inizia la preparazione
mirata all’Elba Trail e visto che abito ai piedi di Monte Morello mi trovo
nelle condizioni ideali per allenarmi, considerate che morfologicamente Monte
Morello è molto simile a l’Elba i sentieri, le salite ed il fondo sono
pressoché identici di conseguenza da ieri ho iniziato la mia preparazione
specifica.
Ora come tutti noi sappiamo ancora il modello da Trail di
casa Karhu non è disponibile, quindi nasce spontaneo capire con che modello di
scarpe poter correre questa gara, di tutto il team Karhu io sono l’unico che
utilizza le Flow e le Rider, due modelli molto leggeri e performanti ideali per
il mio modo di correre e perfette su asfalto, quindi per i fautori della scarpa
iperprotettiva della suola ultra grippante non avrebbero mai e poi mai il
coraggio di utilizzare questi due modelli di scarpe per questo tipo di gara,
beh! Sapete una cosa io farò l’Elba Trail con uno di questi modelli, si correrò
con una scarpa minimalista e senza un minimo rinforzo ne protezione, tipici
proprio delle scarpe da Trail.
Ma, per fare questo non possiamo buttarci ad occhi chiusi
senza aver fatto dei test probanti e al tempo stesso stressanti per la scarpa
in questa avventura, così oggi ho colto l’occasione di fare un primo test in
compagnia dell’amico Piero con il quale ho passato una splendida mattinata ed
ho potuto al tempo stesso confrontarmi in base alle mie sensazioni e a quello
che vedeva lui in merito alla corsa.
“Caratteristiche del Test”
Luogo: Monte Morello (Sesto Fiorentino FI)
Lunghezza: 20km e 800 (inizialmente era programmato sulla
distanza di 40km)
D+ e D-: +1.172,3 / -1.091,0
Strumento di misurazione distanza/dislivello: Garmin forrunner
910xt
Tipologia di terreno: Strade Bianche, molti tratti di Single
Track diversi tra loro dal soffice ed erboso, al duro e roccioso, pieno di
alberi abbattuti, radici e sassi smossi forti pendenze e discese estremamente
tecniche.
Abbigliamento: maglia, giacca e pantalone ufficiali KUTT,
calze Mico, scarpe Karhu Racer Ride
“Il Test”
Quando si effettua un test su una scarpa, dobbiamo sempre
tener presente mille fattori non ultimo la condizione psicofisica con cui l’affrontiamo,
visto che uno stato di stress e stanchezza possono far esprimere un giudizio
negativo facendoci recepire sensazioni sbagliate. Quindi c’è un altro fattore
da mettere in evidenza e cioè l’ora legale entrata in vigore proprio stanotte,
visto che sono andato a letto all’una e che mi sono svegliato alle cinque nuovo
orario ho effettuato questo test con solo tre ore di sonno alle spalle.
Alle sei e dieci come da programma partiamo da Sesto
Fiorentino direzione Terza Punta il punto più alto di Monte Morello, primo km
asfalto e strada bianca la scarpa è nata per essere una Ferrari, le sue
caratteristiche di stabilità e spinta ti invogliano a premere sul pedale dell’acceleratore,
questa scarpa è un cavallo di razza che
vuole essere lasciato libero di sbizzarrirsi. Subito dopo incontriamo i primi
tratti di sentiero largo fondo sassoso e prime pendenze importanti (1000m nei
primi 10km) qui la Racer dovrebbe dare già i primi problemi di grip e causare
qualche piccolo scivolamento invece aderisce al terreno che è un piacere.
Entriamo poi nei vari single track dove la suola continua a dare risposte stupende,
a questo punto il problema potrebbe essere la Tomaia che essendo praticamente
un guanto privo di qualsivoglia protezione, potrebbe andare in crisi per le
continue sollecitazioni laterali, inoltre trovandosi in un bosco la possibilità
di impattare in pruni, legni e pietre è altamente probabile quindi questo tipo
di tomaia potrebbe facilmente strapparsi, ma anche in questo caso la Racer da
prova di altissima qualità regge le sollecitazioni laterali, le torsioni, e gli
impatti con i vari ostacoli senza battere ciglio ne è un esempio il legno che
in piena discesa a velocità sostenuta mi si è infilato tra il lacci delle
stringhe proprio incastrandosi con la linguetta della scarpa, la morbidezza
della linguetta ha attutito l’impatto col collo del piede risultato danni zero
sia alla scarpa che al piede unico inconveniente doversi fermare 2 secondi per
togliere il ramo. Più volte ho cambiato direzione, ho accelerato in discesa ho
corso in salita e camminato, ho cercato salti o stressato la scarpa più che ho
potuto ma questa A2 non ne ha voluto sapere di deludermi, ha fatto quello che
volevo io anzi mi ha sfidato ha chiaramente detto su questo terreno (asciutto)
puoi fare quello che vuoi vinco io….
“Conclusioni”
Per uno con le mie caratteristiche, amante delle scarpe
minimaliste la Racer Ride può essere usata anche nei Trail è una scarpa che ama
essere portata al limite, il problema è che il limite è quello dell’atleta non
il suo, se vogliamo trovare un difetto lo posso anche trovare l’unico
inconveniente che ho avuto è stato quello di dovermi fermare una volta dopo tre
km per stringere le scarpe in maniera da fasciare meglio il piede, ma questo in
realtà è un problema mio visto che tutte le volte che vado a correre la mattina
appena sveglio i miei piedi tendono ad essere un po’ più gonfi di conseguenza come
inizio a correre migliorando il riflusso sanguigno si sgonfiano costringendomi
a fermarmi per stringere nuovamente le scarpe…
“Giudizio”
Su strada: è una Ferrari nata per volare, voi fatela correre
e vi regalerà emozioni voto 10/10
Su sterrato e Trail in condizione di terreno asciutto: vi
stupirà, regalandovi sensazioni paradisiache voto 10/10
Su sterrato e Trail in condizione di terreno bagnato: test
non effettuato ma ho l’impressione che stupirà anche lì…
Giro bellissimo, con grande salita e una bella discesa in alcune parti bella tecnica. La Racer della Karhu mi ha impressionato in salita e in discesa, Bussino riusciva ad accellerare li dove io andavo cauto.
RispondiEliminaFortissima con una A2 si puo fare il Trail e qui non potevamo che ricordare il mitico Olmo che con le sue Mizuno da stradissima ha vinto un sacco di gare su tutti i terreni possibili ed immaginabili.